Sono andato al Prime Day Gaming e tutto quello che ho ottenuto sono stati questi stupidi affari sulle magliette.

Sono andato al Prime Day Gaming e tutto quello che ho ottenuto sono stati questi stupidi affari sulle magliette.

Perché esistono? Chi li compra? È come quando avevo sei anni, nel deserto sussurravo a me stesso che amavo le tartarughe, e poi per i successivi quindici anni ricevevo almeno dieci regali a tema tartarughe ad ogni festività? Ci sono troppe domande a cui una persona può rispondere.

Il peggio del Prime Day è qui per rafforzare i giocatori come disadattati antisociali e camicie da falco. I videogiochi sono un hobby meraviglioso: un mezzo artistico che può dare potere a chi non ha potere, dare voce a chi non ha voce e creare narrazioni emergenti non possibili in nessun altro spazio. Ma a volte è facile dimenticare per un attimo che i videogiochi non sono solo un business, sono un grande business in un mondo capitalista che prospera su stereotipi e frasi facili da digerire.

Essere un appassionato di videogiochi non è più quello che si percepiva una volta. I videogiochi sono profondamente radicati nella cultura della maggior parte dei paesi del mondo. La generazione X è cresciuta con tutto, da Space Invader a Mario, e questa generazione ha ora 50 anni. Ma sì, gli inserzionisti e i giocatori sono una specie in via di estinzione. Tutti noi giocatori siamo bambini giganti che vivono negli scantinati simili a caverne dei genitori, alimentati con bevande energetiche e Doritos. I giocatori non sanno come parlare con gli altri, come non fanno mai nei videogiochi.

Quando penso ai giocatori, penso a come una donna assolutamente adorabile negli anni '80 sia riuscita a trasmettere il suo gameplay da Skyrim e sarà ora immortalata nel prossimo Elder Scrolls. Un perfetto esempio di come il tuo giocatore medio sia di qualsiasi età, tipo, orientamento, etnia. Niente come uno stereotipo stanco.

E poi ricordo come persone come Steven Spohn (si apre in una nuova scheda) lavorano instancabilmente con enti di beneficenza come AbleGamers (si apre in una nuova scheda) per espandere l'accessibilità di questo mezzo che tutti amiamo. Comunica con gli altri in questa enorme forma d'arte e hobby e connettiti con gli altri per condividere conoscenze e affrontare le sfide quotidiane.

Oppure la mia mente va al pensiero delle persone che lavorano insieme in Minecraft per fornire un server Minecraft sicuro per i giocatori autistici (si apre in una nuova scheda). Un server di gioco che offre alle persone con autismo uno spazio per imparare, giocare, socializzare e lavorare insieme che altrimenti sarebbe loro inaccessibile.

Ma penso anche alla comunità dello speedrunning, alla sua strana, magnetica combinazione di competizione e collaborazione, che ha dato vita a un piccolo evento in live streaming chiamato GamesDoneQuick (si apre in una nuova scheda) nel 2010. Un evento che ora va in onda due volte all'anno per raccogliere fondi per Medici Senza Frontiere e la Fondazione Prevent Cancer per un importo di oltre 3 milioni di euro ciascuno.

Ma ehi, compra magliette stupide. Cosa so?

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