Alphabet, Apple, Amazon, Microsoft e Facebook hanno perso complessivamente 1.3 trilioni di euro di valore nell’ultimo mese mentre i mercati tremano sotto la pressione dell’epidemia di coronavirus. Facebook ha avuto la crisi più grande, perdendo il 29,63% del suo valore, mentre le perdite di Amazon si sono limitate al 13,33%, isolate da un leggero aumento dell'attività di e-commerce. L’indice S&P più ampio, composto da 500 tra le più grandi società statunitensi, è crollato del 29% nello stesso periodo, scatenando il caos sui portafogli azionari e sui fondi pensione di tutto il mondo.
crollo del mercato azionario del coronavirus
La rapida diffusione del coronavirus, ora classificato come pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha scosso i mercati di tutto il mondo. Gli analisti temono che la crisi economica causata dall’epidemia porterà ad una recessione globale. I funzionari della Bank of America hanno addirittura affermato che la recessione è già arrivata. La scorsa settimana, gli indici britannico e statunitense sono scesi del 10% nel giorno peggiore dal crollo del 1987, mentre gli equivalenti francese e tedesco sono scesi del 12%. Il calo è avvenuto dopo che gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni ai viaggi dall’Europa continentale e poi dal Regno Unito. Le interruzioni della catena di fornitura, la chiusura dei negozi e la perdita di posti di lavoro tra i consumatori potrebbero avere un impatto sui ricavi del settore tecnologico. Il mese scorso, Apple e Microsoft hanno annunciato che prevedono di non raggiungere gli obiettivi di fatturato trimestrali a causa del virus. Nonostante le cupe prospettive a breve termine, i giganti tecnologici globali sono considerati ben posizionati per riprendersi dalla crisi, anche se lo stesso non si può dire per gli operatori più piccoli. Tramite CNBC