La Cina cerca un'espansione massiccia della sua impronta di data center

La Cina cerca un'espansione massiccia della sua impronta di data center

La Cina prevede di costruire quattro "mega-cluster" di data center per il cloud hosting, situati nelle regioni settentrionali e occidentali del Paese per soddisfare le crescenti esigenze di dati non solo di Pechino, ma anche delle città costiere.

Se tutto va secondo i piani, riferisce Reuters, le province di Inner Mongolia, Ningxia, Gansu e Guizhou saranno le sedi dei nuovi data center. La Cina ha scelto queste quattro regioni per i loro "vantaggi energetici e ambientali", in quanto le nuove strutture sono verdi e hanno una bassa impronta di carbonio.

I cluster di data center esistenti, in particolare quelli situati nelle regioni orientali del paese, non sono stati in grado di espandersi adeguatamente a causa delle rigide leggi sul consumo di energia del governo locale. Tuttavia, il Nord e l'Ovest sono ricchi di risorse energetiche rinnovabili, come l'eolico o il solare, e dispongono già di data center operativi con successo.

Tuttavia, la distanza rimane una sfida, poiché le aziende sulla costa hanno bisogno di server per recuperare i dati con la minore latenza possibile. Ningxia, ad esempio, dista 1.600 chilometri da Shanghai, mentre Gansu è ancora più lontano (2.000 chilometri).

Data center sottomarini

La Cina vuole trasformare la sua industria dei big data in un'impresa da 470.000 miliardi di dollari, secondo Reuters, prima della metà del decennio. Per fare ciò, avrai bisogno di molti data center.

Oltre alla latenza e all'impronta di carbonio, il raffreddamento e l'umidità sono tra le maggiori sfide per gli operatori di data center. Detto questo, sarà interessante vedere come la Cina lo capirà, soprattutto perché prevede di trasferire alcuni dei suoi data center assetati di energia sott'acqua per abbassare la bolletta del riscaldamento.

In effetti, si prevede che anche alcuni di questi data center saranno operativi entro il 2025. Non conosciamo il costo esatto della costruzione di nessuna di queste cose, ma sappiamo che la Cina se lo aspetta. Consuma il 30% di energia in meno.

I data center sottomarini, sebbene non siano ancora una realtà, sono tutt'altro che un'idea di fantascienza. Infatti, nel 2017, il team Project Natick di Microsoft ha condotto un esperimento in cui ha sommerso un data center autonomo al largo delle isole Orcadi in Scozia e lo ha tirato fuori dall'acqua nel 2020.

Con il 5G già operativo e il 6G all'orizzonte, i cinesi si aspettano che le sfide del cloud storage possano solo peggiorare in futuro. Costruendo data center all'avanguardia che consumano meno energia possibile, pur rimanendo veloci e a emissioni zero, il paese spera di preparare l'infrastruttura di oggi per le imprese di domani.