Google vuole che i robot scrivano il proprio codice

Google vuole che i robot scrivano il proprio codice

Google ha rilasciato un nuovo benchmark open source che, secondo quanto affermato, consentirà ai robot di eseguire attività scrivendo il proprio codice in risposta alle istruzioni scritte dagli umani.

L'azienda ha lanciato un nuovo sito web (si apre in una nuova scheda) per rivelare il "Code as Policies" (CAP), in cui i prompt scritti in un inglese semplice possono essere interpretati in programmi generati da un modello linguistico (LMP). ) scritti in Python. codice.

CAP è il successore di PaLM-SayCan (si apre in una nuova scheda), un progetto che allo stesso modo ha reso possibile dirigere un robot assistente fisico attraverso comandi in linguaggio semplice. CAP promette di consentire l'esecuzione di attività più complesse con maggiore precisione, in parte perché consente alle macchine di scrivere il proprio codice.

Robot autocodificanti

In un post sul blog (si apre in una nuova scheda) sul lancio di CAP, lo stagista di Google Research Jacky Liang e il ricercatore Andy Zeng descrivono la motivazione per la tecnologia e cosa potrebbe significare per il futuro.

“E se, ricevendo istruzioni dalle persone, i robot potessero scrivere autonomamente il proprio codice per interagire con il mondo? Date le istruzioni del linguaggio naturale, gli attuali modelli linguistici sono molto bravi a scrivere non solo codice generico ma, come abbiamo scoperto, codice che può anche controllare le azioni dei robot.

Ma ora potrebbe non essere il momento di buttare via il tuo laptop per la programmazione. Nei test, i ricercatori di Google hanno dimostrato semplici comandi con una struttura simile. I robot di prova sono stati in grado di "disegnare un esagono di 5 cm attorno al centro" e di "posizionare i blocchi in una linea orizzontale vicino alla parte superiore".

Nel documento di accompagnamento (si apre in una nuova scheda), intitolato "Code as Policies: Language Model Programs for Embedded Control", il team del progetto ammette che CAP attualmente non ha la capacità di elaborare comandi particolarmente astratti o complessi o di percepire descrizioni di traiettorie. L'approccio della squadra inoltre non ha tenuto conto dei comandi impossibili trasmessi tramite CAP.

In teoria, la natura open source dell'implementazione "bot-centrica" ​​di Google di LMP in Python potrebbe portare a soluzioni a questi problemi implementate molto più rapidamente. Il sito web CAP dispone anche di build (si apre in una nuova scheda) tramite Github e di una demo interattiva (si apre in una nuova scheda) tramite Google Colab per descrivere come i robot "scrivono" il codice in risposta ai comandi.