Google Chrome potrebbe essere venduto come parte dei piani di interruzione del servizio del governo degli Stati Uniti.

Google Chrome potrebbe essere venduto come parte dei piani di interruzione del servizio del governo degli Stati Uniti.

Google potrebbe essere costretta a vendere alcune delle parti più famose della sua attività, incluso il suo browser Chrome, secondo i piani del governo degli Stati Uniti.I funzionari del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti (DOJ) stanno attualmente mettendo insieme un caso anti-esplosione insieme a vari pubblici ministeri sul presunto predominio di Google in vari mercati online, ritenendo che la società abbia preso troppo potere. Fonti hanno ora affermato che, come parte di alcuni dei piani più spettacolari presi in considerazione, Google potrebbe essere costretta a cedere o vendere parte della sua attività pubblicitaria, o persino il suo browser Chrome.

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Google ha affrontato per qualche tempo accuse di dominio del mercato negli Stati Uniti e le autorità di regolamentazione governative e statali hanno tenuto d'occhio l'azienda insieme agli altri giganti online Amazon e Facebook. Tali accuse antitrust sostengono che alcune società abbiano una posizione dominante sleale in una particolare area, con le loro radici nell'esplosione dei giganti industriali nel XNUMX° secolo. Google è stata particolarmente criticata per aver conquistato il mercato della ricerca online, che secondo i suoi concorrenti è ingiustamente supportato dalla sua attività pubblicitaria e dalle sue offerte di software come Chrome e il sistema operativo mobile Android. Si ritiene che il Dipartimento di Giustizia stesse preparando da tempo una causa contro Google e nuovi suggerimenti per vendere o smantellare la società mostrano quanto grave potrebbe diventare il caso. Non c'è stato ancora un commento da parte di Google o del Dipartimento di Giustizia, ma i rapporti suggeriscono che quest'ultimo potrebbe sporgere denuncia tra pochi giorni. Chrome è di gran lunga il browser più popolare al mondo, ma ha dovuto rispondere alle mutevoli attitudini degli utenti in merito a privacy e sicurezza. Google ha annunciato a gennaio che avrebbe smesso di utilizzare i cookie di terze parti in Chrome, che potrebbero essere utilizzati per tracciare il comportamento degli utenti online, per i prossimi due anni. Via Politico