La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto il ricorso di Apple che cercava modi per evitare di pagare 440 milioni di euro in una causa per violazione di brevetto che va avanti da dieci anni. Il produttore di iPhone è stato accusato di aver violato i brevetti sulla tecnologia di sicurezza Internet di proprietà della società di licenze tecnologiche VirnetX con sede in Nevada. VirnetX ha citato in giudizio Apple per aver addebitato tariffe per violazione di quattro brevetti di tecnologia di comunicazione sicura utilizzati nei programmi FaceTime e VPN presenti su iPhone, iPad e computer Mac.
Brevetti
Nel 2016, un tribunale federale ha ritenuto che Apple avesse violato i brevetti e ha assegnato a VirnetX 302 milioni di euro. Tale importo è salito a 439.7 milioni di euro, comprensivi di interessi e altri oneri. L’anno scorso anche una corte d’appello statunitense per il circuito federale di Washington ha confermato la stessa sentenza. Nella sua argomentazione, Apple ha affermato che la sanzione era gravemente inesatta e ha anche suggerito di chiudere il caso poiché l'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti aveva precedentemente stabilito che uno dei brevetti non era valido. Apple aveva precedentemente contestato la brevettabilità della tecnologia in tutti e quattro i brevetti VirnetX. Ha detto che i brevetti specifici di FaceTime erano stati quasi eliminati. Il Patent Trial and Appeal Board ha ritenuto che altri tre brevetti fossero ancora in appello, mentre uno dei quattro non era valido. Ora, dopo la sentenza della Corte Suprema, il caso verrà deferito alla Corte distrettuale del Texas per far rispettare le sanzioni. In un caso simile, Apple è stata multata di 503 milioni di euro per aver violato gli stessi brevetti per nuovi prodotti Apple. Sebbene una corte d'appello abbia ordinato un ricalcolo della multa, il querelante VirnetX non si aspetta che tale importo sia inferiore. Le azioni di VirnetX, che ha meno di 2 milioni di euro di vendite annuali, sono aumentate del 18% dopo la notizia. Via: Reuters