Questa truffa vede le e-mail di marketing di massa aperte dai bot

Questa truffa vede le e-mail di marketing di massa aperte dai bot

Una considerevole minoranza (5%) di tutte le e-mail di marketing viene aperta dai bot, poiché i truffatori si riversano su "click fraud bot" per falsificare le conversioni e-mail se Polygraph crede alla ricerca.

Una varietà estremamente popolare di truffa informatica, la "frode sui clic", è quella in cui i proprietari di siti Web utilizzano metodi fraudolenti come bot o script automatici per falsificare clic legittimi sui loro annunci.

Poiché questi proprietari di siti Web vengono pagati in base al numero di persone che fanno clic sui loro annunci, ciò genera entrate per il truffatore.

Come funziona il processo?

Questo processo prevede che i truffatori creino un account sul sito Web di un inserzionista. Il truffatore riceve quindi un'e-mail con un collegamento per attivare l'account, secondo Trey Vanes, responsabile marketing di Polygraph.

I bot, programmati per monitorare la posta in arrivo del truffatore alla ricerca di nuove e-mail, fanno clic sui collegamenti contenuti in tali e-mail.

Vanes afferma che questo induce gli inserzionisti a pensare che le inserzioni siano reali, quindi iniziano a inviare e-mail di marketing ai truffatori.

Queste e-mail di marketing vengono quindi aperte dai robot truffatori poiché sono programmati per aprire tutte le e-mail e fare clic sui loro collegamenti, inducendo l'inserzionista a pensare che stiano ottenendo un impegno.

Ma non sono solo i clic fraudolenti a costare caro alle aziende britanniche.

Una netta maggioranza, il 64%, delle imprese britanniche ha subito un episodio di criminalità economica negli ultimi due anni, secondo un sondaggio PWC condotto su 107 imprese britanniche, ben al di sopra della media globale del 46%.

I servizi di posta elettronica continuano a svolgere un ruolo significativo in questo tipo di frode che colpisce le imprese del Regno Unito.

Una ricerca del fornitore di sicurezza Ivanti ha rilevato che quasi tre quarti (74%) delle organizzazioni ha dichiarato di essere stata vittima di un attacco di phishing nell'ultimo anno, principalmente tramite e-mail.