L'attività della blockchain di bitcoin è crollata negli ultimi mesi

L'attività della blockchain di bitcoin è crollata negli ultimi mesi

Tra l'aumento dell'inflazione, i timori di una recessione, il ritorno del Covid, la guerra in Ucraina e le continue interruzioni della catena di approvvigionamento, i mercati globali sono spaventati e adottano posizioni difensive.

Ciò si è riflesso anche nella blockchain di Bitcoin (si apre in una nuova scheda), la cui attività è "moderatamente diminuita" nelle ultime settimane, secondo un nuovo rapporto di Glassnode. La società di informazioni sul mercato on-chain afferma che l'attività sulla rete è ora a livelli simili a quelli osservati durante la "fase più profonda" nel 2018 e nel 2019.

"Sembra che ci sia stata un'eliminazione quasi completa del turismo di mercato", ha affermato Glassnode in un rapporto (si apre in una nuova scheda).

Balene e gamberi continuano ad accumularsi

Ma il declino dell'attività blockchain non è l'unico argomento per cui il "casual" ha lasciato quasi del tutto il mercato delle criptovalute. Dice anche che i fan più accaniti di Bitcoin rimangono fiduciosi poiché i saldi di scambio si stanno esaurendo a "livelli storicamente alti" mentre i gamberi e le balene stanno aumentando le loro posizioni "in modo significativo".

Le "balene" sono entità (individui o aziende) che detengono grandi partecipazioni in bitcoin, mentre i "gamberetti" sono coloro che si sforzano di diventare balene.

Quest'anno, il mercato delle criptovalute ha attraversato un vero e proprio inverno delle criptovalute. Il mercato ribassista è in pieno svolgimento. Da novembre 2021, quando il prezzo del Bitcoin ha raggiunto il massimo storico di circa 69,000 euro, da allora è solo sceso.

Ad un certo punto, il prezzo ha registrato otto settimane consecutive di ribassi, cosa mai avvenuta nella storia del token.

Il crollo di Terra/Luna, il fiasco di Three Arrows Capital, seguito dal fallimento di Voyager Chapter 11, l'acquisizione di Vauld da parte di Nexo, la sospensione dei prelievi di Celsius, hanno solo instillato più paura nel mercato e spinto il prezzo del bitcoin ancora più in basso.

Ad un certo punto, la criptovaluta è scesa a 17,000 euro, al di sotto del precedente massimo storico di circa 19,000 euro, cosa mai accaduta prima.

Negli ultimi due giorni, invece, sta guadagnando terreno, salendo di quasi il 10%, a 22,000 euro. Resta da vedere se questo indichi un'inversione di tendenza o semplicemente un "rimbalzo del gatto morto".