Github chiude uno dei suoi strumenti di sviluppo più popolari

Github chiude uno dei suoi strumenti di sviluppo più popolari

GitHub ha rivelato che il suo editor di testo e codice sorgente gratuito e open source Atom sta mordendo la polvere.

In un post sul blog (si apre in una nuova scheda) che annuncia la notizia, la società ha dichiarato di aver deciso di cancellare Atom il 15 dicembre 2022, dopodiché il repository Atom e tutti gli altri repository verranno archiviati.

Atom, introdotto per la prima volta più di dieci anni fa, è stato progettato per essere "profondamente personalizzabile, ma anche facile da usare", ha affermato GitHub, aggiungendo che, sebbene affidabilità, sicurezza e prestazioni rimangano al centro, GitHub è meglio servito dall'archiviazione Atom e "dare priorità alle tecnologie che abilitano il futuro dello sviluppo del software".

E quelle tecnologie, a quanto pare, sono Microsoft Visual Studio Code (VS Code) e la piattaforma di sviluppo basata su cloud di GitHub, Codespaces. Queste sono le due soluzioni a cui GitHub si rivolgerà in futuro.

Superato da VS Code

La decisione è alquanto ironica, visto che VS Code è stato rilasciato quattro anni dopo Atom, come prodotto concorrente. Quando Microsoft ha acquisito GitHub nel 2018 ed è diventata de facto il proprietario di entrambi i prodotti, la concorrenza si è ritorta contro. Si è concluso con una netta vittoria per VS Code, poiché Stack Overflow ha scoperto l'anno scorso che è stato utilizzato dal 71% degli sviluppatori, rispetto al 13% di Atom.

"È un duro addio", continua il blog, ricordando ai lettori che Atom è servito come base per il framework Electron, dando vita a "migliaia di applicazioni". Tra questi, interessante, c'erano Microsoft Visual Studio Code, ma anche Slack e GitHub Desktop.

È stato anche affermato che Atom "non ha visto uno sviluppo significativo di funzionalità oltre alla manutenzione e alla sicurezza" negli ultimi mesi.

Ma alcuni rapporti hanno affermato che Atom potrebbe ancora continuare il suo viaggio, poiché anche dopo essere stato accantonato il servizio sarà disponibile per gli sviluppatori, con uno dei principali contributori al progetto, Max Brunsfeld, apparentemente pronto a rilasciare Zed, una sorta di successore spirituale del progetto.

Via: TechCrunch (si apre in una nuova scheda)