Microsoft afferma che Teams non è così male come pensi, in realtà

Microsoft afferma che Teams non è così male come pensi, in realtà

Microsoft cerca di affrontare le preoccupazioni antitrust dell'UE sui reclami relativi all'app di messaggistica Slack.

Le preoccupazioni circondano Microsoft Teams, i cui rivali affermano di aver ottenuto un vantaggio sleale nel mercato delle videoconferenze e della collaborazione online grazie alla sua integrazione in Microsoft 365.

Microsoft aveva precedentemente annunciato l'intenzione di modificare i suoi termini per livellare il campo di gioco nell'ottobre 2022, citando "l'importanza di un'economia cloud aperta e competitiva in Europa" in un post sul blog (si apre in una nuova scheda).

Microsoft Teams contro la concorrenza

Reuters (si apre in una nuova scheda) fa luce sulla lunga storia di polemiche dell'azienda, che ha accumulato multe per 2.200 miliardi di euro nell'ultimo decennio per casi di vendita di cravatte e altre pratiche.

Microsoft, tuttavia, vuole sottolineare la sua innocenza. Per contrastare le minacce di altre aziende, ha spiegato che Teams (introdotto nel 2017) ha registrato una crescita significativa durante la pandemia grazie al suo supporto nativo di videoconferenza, che consente alle persone di incontrarsi virtualmente faccia a faccia. All'epoca, Slack non disponeva di uno strumento del genere, perdendo terreno rispetto a Microsoft e Google.

Il cane da guardia antitrust dell'Unione Europea ha già inviato questionari ai rivali, intesi a sfidare l'interoperabilità e le pratiche di raggruppamento di Microsoft, qualcosa a cui l'azienda dovrebbe essere abituata, a seguito di lamentele sul raggruppamento della piattaforma OneDrive cloud storage con Windows.

A differenza delle pratiche di Microsoft, Google e Zoom hanno lavorato insieme per rendere più facile per gli utenti l'accesso su piattaforme opposte, riducendo la necessità per le aziende di pagare più licenze.

Gli utenti di Zoom dovrebbero essere in grado di partecipare alle chiamate di Meet "su tutte le piattaforme" entro la fine dell'anno, e mentre gli utenti di Meet dovranno eseguire dispositivi Meet basati su ChromeOS per partecipare alle chiamate di Zoom, è un passo nella giusta direzione che potrebbe vedere Microsoft perde nel lungo periodo.

Per ora, Microsoft rimane impegnata a migliorare la sua piattaforma già popolare espandendo le funzionalità di accessibilità, aggiungendo nuovi strumenti e ottimizzando gli aggiornamenti.